"Taccuino a colori" di F. Gentilini (1981)    


Roma, "Quaderni di Piazza Navona"
   
Amo il mio mestiere di pittore e perciò sono fedele alla mia vocazione. Dipingo da quando ero ragazzo e me la sento addosso come un vestito cucito sulla mia pelle. Per quanto riguarda la coerenza della mia pittura, dico che ci giro intorno come un innamorato e anche quando cerco nuovi temi, essi finiscono sempre col diventare variazioni di quell’unico tema che è il rapporto umano tra le cose e le creature.