UNA VITA OLTRE volume di Luciana Gentilini-Silvana Editoriale, Milano 2017 (19/10/2017)
"Non si diventa la vedova di un pittore dall’oggi al domani. Ci vuole tempo, molto tempo, prima di imparare a districarsi non solo nella marea dei consigli, ma soprattutto nella marea delle proposte troppo spesso fatte in malafede, con lo scopo di carpire la mia fiducia per trarne un qualunque vantaggio. Su questo punto non sapevo niente. Non le invidie e i trabocchetti e i profittatori e i malfattori. In ogni caso, tutto quello che non sapevo dovetti impararlo subito e bene.
Gli amici che scorrono in questo libro, le loro storie, la loro quotidianità, mi hanno aiutato molto." (Luciana Gentilini)

Gli amici di cui si parla sono: Giuseppe Appella, Giuseppe Ungaretti, Alfonso Gatto, Romeo Lucchese, Leonardo Sinisgalli, Milena Milani, Libero De Libero, Guglielmo Petroni, Enrico Falqui, Gianna Manzini, Natalino Sapegno, Piero Chiara, Raffaele Carrieri, Marino Marini, Francesco Messina, Giancarlo Vigorelli, Giuseppe Mazzullo, Virgilio Guzzi, Giorgio de Chirico, Giovanni Pieraccini, Ruggero Orlando, Giovanni Romagnoli, Enrico Paulucci, Giuseppe Liverani, Gualtieri di San Lazzaro, Paolo Boni, Cuchi White, André Pieyre de Mandiargues, Bona Tibertelli de Pisis, Patrick Waldberg, Alain Jouffroy, Antonio Zoran Music, Natalia Dumitresco, Alexandre Istrati, Susi Gerson Magnelli, Orfero Tamburi.
 
L'ampio corredo di foto dell'epoca è completato dalle foto dei numerosi ritratti che Gentilini fece ai suoi amici intellettuali e artisti con il suo consueto sguardo introspettivo e caratterizzante.
 
 
 
 
 
 
 
 

 

RECENSIONI E TESTIMONIANZE DEL LIBRO:

  

prof. Mario Ferrazza, già Direttore delle Gallerie Vaticane d'Arte Contemporanea, Città del Vaticano, Roma, 10 dicembre 2017

Cara Luciana,

Mi hai chiarito tanti divertenti '' sentito dire'', sei stata  coraggiosa  nel mostrare al

popolo le debolezze, o meglio, le miserie umane, gli spudorati egotismi, le rivalita'

tra questi monumenti dell'arte. Per fortuna non manchi di una venata ironia

toscanaccia che capisce e assolve ma ancora capace di violenta invettiva.

Brava, vai ''oltre''.  Buone Feste e a presto

Mario Ferrazza

 
 

Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, Presidente della Fondazione Roma

Roma, 4 dicembre 2017

Gentile Dottoressa,

La ringrazio del Suo libro, intitolato "Una vita oltre", che ha avuto l'amabilità di farmi giungere, che ho letto durante un fine settimana e che ho trovato gradevolissimo soprattutto poiché avente ad oggetto alcuni miei amici, di cui il libro parla, tra i quali, in particolare, il caro amico Pieraccini con il quale ho condiviso, dall'inizio, l'esperienza del RomaEuropa Festival.

Parimenti graditissima la dedica che ha voluto apporvi, che mi rende particolarmente lieto ed onorato.

L'occasione mi è gradita per inviarLe il mio più cordiale saluto.

Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele



Elena Pontiggia, docente di Storia dell'Arte all'Accademia di Brera e al Politecnico di Milano, 17 novembre 2017

 Cara Luciana,

grazie ancora dell'interessante e vivacissimo libro, che sto leggendo con grande piacere.

Grazie anche per le indicazioni del sito.

Un saluto affettuosissimo, sperando di rivederti presto

Elena

 

 

Lorenzo Cantatore, professore associato di Storia della Pedagogia, Università degli Studi Roma Tre, 27 ottobre 2017

Cara Luciana,
anche per me è stata una gioia vederti e ricevere in dono il tuo ultimo libro che ho divorato in treno, andando a Firenze, quella stessa sera. Ammiro molto il modo in cui intrecci il documento originale della tua scrittura diaristica (sempre acuta e arguta, seppur discreta e rispettosa, anche nei giudizi artistici e letterari, non solo umani e psicologici sui VOSTRI amici) e il dialogo con l'amore infinito della tua vita, al quale continui a dedicare energie intellettuali e fisiche preziose.
Il taglio e l'impaginazione del libro, fra ricordi, cronache e fotografie per me in gran parte nuove, è veramente adorabile; è una miniera di informazioni e di atmosfere che solo chi le ha vissute può restituire a lettori morbosamente curiosi (quale io sono) di come voi (una generazione di artisti e intellettuali indimenticabile, difficilmente rimpiazzabile dalle bestioline mediatiche di oggi) vivevate, delle vostre abitudini, delle discussioni che facevate, dei locali che frequentavate. Che pena quel De Libero che lentamente si allontanava dal mondo...
Insomma, mi hai fatto un gran regalo e verrò a trovarti presto.
Un abbraccio, Lorenzo

 

Prof. Francesco Buranelli, Presidente della Commissione Permanente per la Tutela dei monumenti storici ed artistici della Santa Sede, 18 ottobre 2017

Gentile e cara Signora Luciana,

di ritorno da una missione di lavoro trovo il Suo bel libro "Una vita oltre".

Un'opera ben documentata e che ricostruisce, con intelligenza, uno dei momenti più fecondi dell'arte italiana nel quale Lei con l'indimenticabile Franco Gentilini siete stati protagonisti.

Grato per il dono ed il pensiero, La ricordo con affetto e simpatia.

Suo Francesco Buranelli

 

 

dott. Giuseppe Verani, Roma, 19 ottobre 2017

Cara Luciana,

si comincia a leggere il tuo libro “Una vita oltre” con l’idea di leggere un libro di memorie, e invece  ci si rende conto dopo poche righe che  in realtà ci stai  portando   a fare un viaggio, un bel viaggio,  nel tempo, in compagnia  dei vostri amici – e che amici ! -  che pagina dopo pagina  diventano familiari anche al lettore.  Accompagnati dalla tua presenza  discreta ma vigile,   quasi senza accorgercene veniamo, così,  inseriti nella  vostra cerchia  familiare, dove, è il caso di dire, si rimane volentieri ma  in punta di piedi  in quanto estranei, anche se  pur sempre estranei  legittimati dal tuo invito. Come in un fantastico party, ci  presenti personaggi illustri e persone ( a me…!) sconosciute, qualcuno simpatico e qualcuno meno, comunque   tutti   privati  degli orpelli e delle decorazioni che spesso la fama mette addosso a chi è molto noto e  osservati  con la  tua consueta e spietata  onestà intellettuale, in cui riesci a far vibrare tutte le sfumature dell’anima, dall’umorismo al dolore.

Grazie al tuo diario – aveva ragione Augusto Augustinci a suggerirti di tenere un diario! – abbiamo conosciuto un po’ più da vicino  uomini e donne importanti per la cultura del novecento, di tutti i tipi e di diverso spessore, tutti però uniti  da una  caratteristica comune e cioè quella di essere in qualche modo amici di Te e  di Franco.

E quando si arriva in fondo è un po’ come se gli amici di cui scrivi siano diventati amici di chi legge.

                                                            Con l’affetto e la stima di sempre

                                                                                                         Giuseppe Verani

 

 

Giulietta Rovera, scrittrice e giornalista, recensione per il volume di Luciana Gentilini Una vita oltre, 2017, in www.minervaonline.it, ottobre 2017  

Per chi ama l’arte, “Una vita oltre” di Luciana Gentilini è una ghiotta occasione. Con la modica spesa di Euro 18, si possono ammirare decine e decine di fotografie inedite dei massimi intellettuali della seconda metà del Novecento, in compagnia di quel grande pittore che fu Franco Gentilini. Alcuni di questi personaggi sono oggi dimenticati: Romeo Lucchese, Libero de Libero, Raffaele Carrieri, Giuseppe Mazzullo, Virgilio Guzzi, Giuseppe Liverani, Antonio Zoran Music. Altri, invece, continuano ad essere letti, visti e apprezzati: i poeti Alfonso Gatto, Leonardo Sinisgalli, Giuseppe Ungaretti; gli artisti Mario Marini, Giorgio de Chirico; gli scrittori e critici letterari Milena Milani, Piero Chiara, Natalino Sapegno, Gianna Manzini, Guglielmo Petroni – per citarne solo qualcuno.

Ciò che arricchisce questo libro originale sono le illustrazioni, splendidamente riprodotte, di quadri di Franco Gentilini. Proprio perché l’autrice ha avuto l’accortezza di accostare fotografie e ritratti, si può apprezzare l’abilità, l’intuito, la genialità che guidava la mano del pittore, che sapeva in pochi segni esprimere la personalità di colui che gli stava di fronte. Mentre le istantanee di Piero Chiara, Gianna Manzini, Leonardo Sinisgalli, Giuseppe Ungaretti, paiono mute registrazioni di un istante, i ritratti vanno oltre le superfici di quei volti facendo emergere le loro emozioni, i tratti salienti dei loro caratteri.

A scandire il materiale fotografico, i ricordi della moglie di Franco: quella formidabile, fragile e fortissima donna che lo ha accompagnato, ispirato, sorretto nei suoi ultimi tredici anni. A suggerirle di tenere un diario nel quale annotare incontri e aneddoti fu, nel 1971, Augusto Augustincini, che a Parigi, dove Gentilini aveva uno studio, teneva una galleria. Luciana cominciò così a scrivere non le biografie, ma le impressioni che gli amici di Franco suscitavano in lei, le loro battute, le intemperanze, rabbie, gelosie, maldicenze alle quali si abbandonavano in occasioni di cene, premi letterari, mostre, funerali.

Alle foto e ai ritratti fanno quindi da contrappunto queste annotazioni, che hanno più il sapore del racconto destinato al pubblico che non appunti destinati all’uso esclusivo dell’autrice. Bisogna dare atto a Luciana Gentilini di avere una capacità di scrittura non comune, il che rende la lettura facile e scorrevole. Proprio perché le annotazioni non erano destinate alla pubblicazione, non sono state sottoposte all’autocensura che alle volte mitiga il giudizio implacabile, l’osservazione tagliente.

Ne emergono così veri e propri “ritratti a parole” di questi grandi colti nell’intimità. E se non mancano affetto, ammirazione e commozione sincera, non fanno difetto l’arguzia, le considerazioni acute e pungenti, la battuta fulminante.

Il risultato è un libro godibile, costruito come una sorta di mosaico in cui si incastrano con precisione impeccabile i tanti tasselli che vanno a formare quest’opera singolare. Senza cedere alla nostalgia, l’autrice rievoca un mondo ormai scomparso, un mondo relativamente piccolo ma non frammentato come quello di oggi, in cui si muoveva una comunità di artisti, scrittori, intellettuali, non ufficializzata ma che aveva sede in luoghi come Piazza del Popolo, Via Ripetta, Via Margutta e sicuri punti di incontro nei caffè Rosati, Canova, Aragno e in trattorie come Beltramme a Via della Croce o Menghi a Via Flaminia.

Purtroppo, nel 1981, la prematura morte di Franco Gentilini metterà la parola fine non solo alla creazione di opere d’arte, non solo ad un rapporto strettissimo con la compagna della vita, ma anche ai tanti incontri con questi personaggi raffinati e dotati di talenti fuor del comune che allietavano le serate di Franco e Luciana.

Giulietta a Luciana

  

 

prof. Luigi Galli, Piacenza, 4 ottobre 2017

Gentile Sig.ra Luciana,

ho letto con grande piacere il suo bel libro di ricordi. E mi complimento.

Ho rivissuto, accanto a Lei ed a Franco alcuni vostri momenti di felicità e di simpatici incontri. Deve essere stata una vera fortuna vivere con un uomo come Franco, capace di vivere e comunicare tante sincere emozioni.

Ha conosciuto tante persone da cui molto avrà sinceramente ricevuto, ma di certo ha dato anche tanto.

Sto raccogliendo un po’ di materiale per l’articolo di cui le dicevo. Spero che il giornale non mi crei problemi di pubblicazioni.

La saluto e la ringrazio.

Suo Luigi Galli

 

 

Aldo e Grazia Bottino, Genova, 24 settembre 2017

Cara Luciana,

ho ricevuto “Una vita oltre”, tuo interessantissimo e - senz’altro - non ultimo scritto.

Ne ho subito iniziato – assieme a Grazia – la lettura e devo dirti che ogni pagina costituisce una gradita sorpresa.

Anzitutto lo stile – scorrevole e non pedante – poi la bravura nel “descriverti” e descrivere i vari “attori ed attrici” dei quali, con rapidi cenni, fai un attento ed esatto ritratto.

Infine la nostalgia “costruttiva” e niente affatto celebrativa o triste che traspare dalla descrizione di una stagione artistico - letteraria  - mondana irripetibile. Continueremo la lettura, ma era importante esprimerti, fin dall’inizio della lettura stessa, i nostri più vivi ed affettuosi complimenti.

A presto ed alle future opere che non mancheranno,

i Tuoi amici, Grazia e Aldo

 

 

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 PAGINA : "Archivio Franco Gentilini"
 
 
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AL 16 MARZO 2018 IL LIBRO RISULTA PERVENUTO E REGISTRATO NELLE SEGUENTI BIBLIOTECHE (da http://opac.sbn.it):

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e nella Bibliotèque Kandinsky - Centre Pompidou, Parigi

 
 
 

 


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